Allenamento Mentale – Ecco un argomento che mi sta particolarmente a cuore! Come fa un Coach a migliorare le facoltà mentali (concentrazione, attenzione, determinazione, memoria, ecc.) e l’intelligenza emotiva?
In genere quando parliamo della nostra mente e del suo funzionamento, commettiamo due errori imperdonabili: il primo (sicuramente il peggiore) è pensare di non poterci fare nulla (il classico “che ci posso fare, sono nato così”), il secondo è credere che basti la conoscenza, l’intenzione o la consapevolezza.
Questi aspetti, ovviamente, contano, ma ciò che conta di più è l’allenamento mentale delegato a coltivare i vissuti emozionali positivi.
Qual è l’obiettivo?
Potenziarne gli effetti!
Le attività intellettive di un Coach non differiscono da tutte le altre persone: può essere un esperto di Coaching, ma può anche essere un “esperto in negativo” nella pratica dell’allenamento mentale.
L’allenamento consente di acquisire “lena”, cioè capacità e destrezza attraverso un esercizio regolare e programmato. In ambito sportivo, ad esempio, l’allenamento è un’attività metodica di preparazione fisica, volta ad ottenere il massimo rendimento in gara.
L’obiettivo di un allenamento è di produrre uno specifico “adattamento al carico”, in altre parole, spostare semplicemente la soglia della fatica.
Badate, vale per tutti noi… Quando rimuginiamo incessantemente (e ripetutamente) i pensieri e le emozioni negative, ci stiamo impegnando in un allenamento: rafforziamo (consciamente o inconsciamente) le vie neuronali della tristezza, del rancore e del pessimismo. In effetti ci prepariamo a percorrere tale strada in modo sempre più rapido e sistemico e impariamo a manifestarci automaticamente di fronte agli eventi della vita.
Insomma, seguendo questa logica potremmo ritrovarci a essere dei veri “atleti della negatività”.